Esistono molti percorsi personali che non sono all'interno di una religione o una filosofia e di cui la meditazione è strumento indispensabile per approfondire i lati oscuri di noi stessi. Molti si avvalgono di un maestro che permette loro di fare un cammino, un percorso che attraversa nuove realtà e che si lascia alle spalle vecchi mondi, in un procedere verso la maggiore consapevolezza di se stessi e della realtà. Un aspetto fondamentale è la riduzione della sofferenza che insieme alla maggiore consapevolezza abbisognano di un maestro. A tal fine occorrerà conquistarsi un cammino e capacità di meditazione nella relazione con la figura di riferimento. È importante che il maestro non sia solo "padre-madre" ma una figura che possa essere lasciata per una nuova realtà affettiva. In particolare la meditazione del Buddha Sakyamuni e di altri saggi non era ascritta a nessuna religione o filosofia ma seguiva un cammino personale.
Questa non è una vera introduzione ma un augurio per ciascuno di noi, a proseguire nella propria ricerca individuale. Personalmente mi ha spronato a continuare questa avventura che avevo già iniziato da qualche tempo e consiste nel brano che segue che mi fu donato dal mio carissimo amico Andrea B. che ringrazio, ma lo sfido nella sua ricerca oltre il manifestarsi della molteplicità e dell'unità metafisica.
Nel cristianesimo la meditazione è una forma di preghiera interiore. Viene fatta in una chiesa o cappella, in presenza dell'Eucaristia, o nel privato della propria stanza. Preferibilmente si fa di mattina presto, prima di ogni altra azione della giornata. Nella sua forma più generale si sviluppa attraverso diversi passi successivi:
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La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, bensì nel rialzarci ogni volta che cadiamo.
La dottrina è come una zattera che vi serve ad attraversare un fiume. Quando siete giunti sulla sponda opposta, lasciatela andare. Buddha