I comandamenti dello Yoga: Yama e Niyama

Lo Yogadarśana o Rāja-yoga indica due aspetti etici preliminari prima di entrare nella disciplina yogica propriamente detta e nella meditazione.

Si tratta di Yama e Niyama. Dalla radice “yam” che significa “soggiogare” o “controllare”, Yama può essere tradotto con “autocontrollo” o “restrizioni” e Niyama può essere tradotto con “osservanze” o “prescrizioni”. Insieme costituiscono il presupposto indispensabile per la pratica.

Le restrizioni Yama sono:

  1. Ahimsā: la non violenza;

  2. Satya: la verità;

  3. Asteya: l’onestà;

  4. Brahmacarya: la continenza;

  5. Aparigraha: la non possessività.

Le prescrizioni Niyama sono:

  1. Śauca: la purezza interna ed esterna;

  2. Samtosa: l’appagamento o contentezza;

  3. Tapas: l’ascesi;

  4. Svadhyāya: lo studio di sé;

  5. Īśvara-pranidhana: l’abbandono al Divino.

Quasi affiorano ai nostri occhi i Comandamenti.

Per Patañjali Yama è il punto di partenza, è il primo passo ed è l’elemento più estroverso, in quanto tratta dell’interrelazione con gli altri. Suggerisce un comportamento più cosciente e armonioso nel mondo, nella società. Ci invita a rinunciare all’azione-reazione che contraddistingue il nostro agire e a vivere una vita equilibrata. Non vogliono certo essere una limitazione della vita, ma un arricchimento perché solo una vita disciplinata può essere profondamente vitale e libera.

Il secondo passo Niyama ci riporta a noi stessi, alle attenzioni che occorre dedicarci per intraprendere il sentiero dello yoga.

Per spiegare comunque l’utilità, ma anche la necessità di queste caratteristiche etiche basta considerare che certe posizioni (āsana), concentrazioni o meditazioni possono produrre sprigionamento di energie che il discepolo, non purificato, non riesce a dominare aumentando così lo stato di disarmonia e squilibrio.Ci si può ritrovare nella condizione paradossale di ricercare la pace, la calma e la serenità e trovare invece energie potenziate che non si comprendono né si dominano e che ci portano a vivere nel conflitto.

Per intraprendere il sentiero dello yoga occorrono precise qualificazioni o attitudini e Yama e Niyama sono i primi passi per eliminare le cause dell’irrequietezza mentale e liberarsi di ogni possibile ostacolo alla realizzazione di Sé.