I Darsana

Darśana vuol dire “punto di vista” e si riferisce in particolare alle sei scuole di pensiero sorte dalla critica e speculazione dei Veda. I più importanti darśana sono: Śāmkhya, Yoga, Vaiśesika, Nyāya, Pūrva-mīmāmsā e Vedanta. Essi rappresentano un particolare aspetto della Dottrina dei Veda per cui non possono contraddirsi, ma si completano e si chiariscono a vicenda. Ogni scuola infatti si è sviluppata in relazione alle altre che erano tenute sempre presenti. Le dottrine sono esposte sotto forma di sūtra o aforismi. In seguito sono stati scritti commenti su questi aforismi, e questi commenti sono seguiti da glosse, esposizioni e sunti esplicativi, nei quali le dottrine originali subiscono modificazioni, correzioni e ampliamenti.

I sei darśana concordano su certi punti fondamentali: accettano l’intuizione, l’inferenza e il Veda, ma la ragione viene subordinata all’intuizione perché la vita nella sua totalità non può essere compresa dalla ragione logica. L’autocoscienza non è la categoria ultima dell’universo; vi è qualcosa a cui vengono dati nomi differenti: Intuizione, Rivelazione,Coscienza universale, Visione divina. Tutti i darśana criticano lo scetticismo dei Buddisti costruendo un principio oggettivo di realtà e verità in opposizione ad un flusso delle cose eterno ed instabile. Accettano il punto di vista del grande processo dell’universo: cicli di creazione, conservazione e dissoluzione si alternano. Lo scopo a cui tendono tutti i darśana è la liberazione: ossia il recupero da parte dell’anima della sua naturale integrità dalla quale l’errore l’aveva allontanata; inoltre tutti hanno come ideale la completa stabilità mentale, la libertà dalle incertezze e dai contrasti, dalle pene e sofferenze della vita. Il concetto della jivanmukti, o liberazione in vita, è ammesso da molte scuole. I darśana credono nella preesistenza dell’anima e nella rinascita. Hanno come ideale la trascendenza del livello puramente etico e riconoscono l’amore altruista, l’azione disinteressata e la purificazione della mente come cosa indispensabile per il perfezionamento etico.