Ostacolo alla guarigione: Tossine

Una delle minacce più importanti al processo di guarigione è rappresentata dalle innumerevoli tossine che derivano dalle sostanze dannose presenti nell'ambiente in cui viviamo.

La parola “tossina” deriva dal greco “toksikon” e che era il veleno per le frecce che usavano gli antichi guerrieri.

Molti medici ricercatori, soprattutto quelli che lavorano per il governo e l'industria, hanno impiegato molto tempo prima di riconoscere la pericolosità di certi residui “tossici” per la salute pubblica, specialmente per quanto riguarda l'utilizzo di sostanze chimiche nell'agricoltura.

Utilizzare il termine “organico” al posto di “chimico”, nel caso di fertilizzanti usati per la crescita delle piante, non cambia nulla per quanto riguarda le proprietà nutritive o chimiche degli alimenti.

Tutti gli alimenti sono formati da “sostanze chimiche” e sono state rilevate tracce di pesticidi negli alimenti sia “organici” sia “tradizionali”. Di solito queste tracce rientrano nei livelli ufficiali di tolleranza, i quali garantiscono adeguata protezione al consumatore.

La pericolosità di pesticidi e altre tossine ambientali non è tanto nel danno acuto, in genere facilmente riconoscibile e risolvibile, ma quanto nell'eventualità di danni a lungo termine all'organismo, che sottoposto ad una esposizione continuata nel tempo a tossine può portare come effetto: rischi di cancro, disfunzioni immunitarie e disturbi cronici. A questo punto però il rapporto causa/effetto con le tossine non è più facilmente risolvibile, né è stato adeguatamente studiato.

E' assurdo poter pensare che l'esistenza di sostanze dannose in natura possa giustificare l'uomo nell'introduzione di “tossine artificiali” nell'ambiente.

È vero che il pepe nero, il basilico, il dragoncello, i germogli di erba medica, il sedano le patate, i pomodori e alcune specie di funghi contengono composti tossici naturali, ma il nostro corpo si è evoluto insieme a queste specie e quindi avrà acquisito l'abilità di difendersi, inoltre proprio perché occupato a difendersi da tali tossine naturali che ha meno la possibilità di farsi carico di altre tossine artificiali.

Il fatto che siamo anche occupati a difenderci dalle radiazioni naturali, in quanto certe zone sia per l'altitudine sia per la radioattività di rocce superficiali producono più radiazioni di altre, non significa che possiamo sovraccaricarci di ulteriori radiazioni artificiali come i raggi X o chiudere gli occhi sui rifiuti nucleari. Il rischio di tumore aumenta per un accumulo, nel tempo, di conseguenze dannose dovute all'esposizione di radiazioni e “artificiali” e “naturali”.

Tutto questo non ci deve mettere nel panico, visto che siamo bombardati da sostanze tossiche, ma ad aprire di più gli occhi e ad imparare a prendere delle misure protettive.

Impariamo a conoscere meglio noi stessi a partire dal corpo, a conoscere le sue e nostre risorse così da aiutarlo a meglio difendersi. Questo non vuol dire che non ci ammaleremo mai o che non moriremo mai, ma abbiamo la possibilità di sviluppare una consapevolezza e una responsabilità che cambierà il nostro rapporto con la vita.